1. DAE - defibrillatore semiautomatico
2. videocamera per controllo da remoto
3. lettore badge per eventuale apertura
4. serratura meccanica superiore
5. serratura meccanica inferiore
6. vano inferiore per componenti elettrici
7. cerniera di sicurezza
8. vano superiore per componenti sanitarie (DAE)
Il sistema “L’Angelo della Vita” consente di ottimizzare le tempistiche di soccorso nelle situazioni di emergenza-urgenza, permettendo l’intervento di personale DAE nell’attesa dell’ambulanza.
Il punto di forza di questo meccanismo è la stretta sinergia che si instaura tra la centrale operativa del 118, il soccorso e i cittadini: la formazione dei volontari, necessaria a garantire l’efficienza del sistema, sensibilizza l’intera comunità locale.
Grazie alla linearità e alla chiarezza dei passaggi da compiere in caso di arresto cardiaco, L’Angelo della Vita rende più semplice ed efficace l’azione di soccorso da parte di familiari, colleghi, amici e passanti in momenti in cui ogni secondo è prezioso.
L'immediata disponibilità di un defibrillatore aumenta sensibilmente le possibilità di recupero di un paziente colpito da arresto cardiaco: ogni minuto di ritardo della defibrillazione riduce le probabilità di sopravvivenza del 10-12%.
Le linee guida ERC-ILCOR (Consiglio Europeo di Rianimazione - International Liaison Committee on Resuscitation) 2015 raccomandano la defibrillazione con DAE entro 5 minuti in caso di arresto cardiaco extra-ospedaliero:
“L’accesso pubblico alla defibrillazione raramente raggiunge le vittime a casa. Strategie differenti, pertanto, sono necessarie per la defibrillazione precoce nelle zone residenziali. I primi soccorritori inviati [...] in generale hanno tempi di risposta maggiore [...]. Il problema logistico nei programmi di primo intervento è che il soccorritore deve arrivare, non solo prima di un’ambulanza tradizionale, ma entro 5-6 minuti dalla chiamata iniziale per effettuare la defibrillazione [...].”
• L'astante (familiare della vittima, passante, ...) effettua la chiamata al numero di emergenza destinata alla centrale operativa del 118.
• Informato dall’operatore, si reca presso la postazione “L’Angelo della Vita” più vicina, dove viene riconosciuto tramite la telecamera di videosorveglianza installata sul dispositivo e collegata all‘ente preposto al soccorso.
• L’ operatore dell’ente effettua l’apertura da remoto del dispositivo. Questo passaggio non è necessario qualora l'astante sia in possesso di apposito badge, tramite il quale può effettuare autonomamente l’apertura.
• All’atto dell’apertura vengono inviati degli SMS indirizzati a personale locale dotato di certificazione soccorritore di primo soccorso abilitato DAE.
• L'astante preleva il contenuto dell’armadio, defibrillatore e cellulare, e si dirige verso il luogo dove si trova la vittima.
• Il soccorritore DAE disponibile contatta l'astante mediante il cellulare che questi ha preso con sé, per poter ricevere dettagli sulla situazione e sulla sua posizione esatta.
• Il soccorritore DAE accorre sul posto e avvia l’intervento di RCP e di defibrillazione nell’attesa dell’arrivo dell’ambulanza.
Questo sistema innovativo consente di ridurre notevolmente la catena della vita, ovvero i tempi del soccorso dall’arresto cardiaco alla prima defibrillazione.